Presepi Napoli quando la tradizione diventa quotidiano

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Presepi Napoli quando la tradizione diventa quotidiano

Se si dice Napoli si pensa alla pizza, alla musica, al mare e al presepe. Il presepe e Napoli sono imprescindibilmente legati tra loro. Non è un caso che la via dei presepi si trovi proprio nel cuore pulsante della città a San Gregorio Armeno, Spaccanapoli.

Il presepe napoletano nasce nel ‘400 e si sviluppa nel ‘700 fino a diventare parte integrante della vita popolare della città. Non è forse un caso che le botteghe artigiana si siano sviluppate proprio a San Gregorio Armeno, dove, addirittura fin da epoca pagana, venivano realizzati gli ex-voto.

La tradizione del Presepe di Napoli è viva nella vita quotidiana dei cittadini e rappresenta un motivo di curiosità per tantissimi turisti.

La tradizione

Uno degli elementi che rendono ancora più affascinante questa parte della vita quotidiana dei napoletani è il fatto che nel corso del tempo personaggi non tradizionali si siano introdotti nel presepe.
Non è chiaro se come omaggio ad un messaggio cristiano sempre attuale o se per una sorta di goliardata, fatto sta che alcuni artigiani hanno iniziato ad inserire nel presepe statuette raffiguranti personaggi dell’attualità, che son sono distinti nel corso dell’anno, sia nel bene che nel male.

Personaggi politici, dello sport e dello spettacolo sono diventati parte integrante del presepe. Alcuni di essi, come Maradona o Totò, sono ormai accettati all’ unanimità come personaggi facenti parte del presepe napoletano.

I personaggi del presepe

L’inserimento di elementi particolari all’interno del presepe non è prerogativa della tradizione Napoletana. Il presepe Bolognese ha personaggi come “la Meraviglia” e “il dormiglione” mentre in alcune rappresentazioni pittoriche della natività appare una figura riconducibile al “giovane ricco” incontrato da Gesù (Mr 10:17-27; Lu 18:18-27).

I soggetti del Presepe Napoletano

Ciò che contraddistingue in modo unico la presenza di personaggi nel Presepe Napoletano è il fatto che questi siano soggetti siano totalmente estranei all’aspetto direttamente religioso, talvolta legati a tradizioni con radici pagane come la maschera di pulcinella e spesso fortemente radicate nel territorio come Totò o Maradona.

Sebbene ultimamente molti personaggi trovino posto tra le statuette degli artisti artigiani partenopei per un lungo periodo di tempo, essere inseriti nel presepe di Napoli ha rappresentato un riconoscimento di stima molto rilevante da parte della città.

Vedi anche: I Presepi Napoletani  e Mercatini di Natale di Napoli

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